Territorio
LE VALLI – con un bellissimo panorama di vigneti

Le tre valli, Orba,Stura e Piota si aprono si gettano nella pianura di Novi Ligure
dopo avere attraversato un bellissimo panorama di monti,colline e vigneti accesi dei vari colori del giorno.

territorio_la-valle

La cascina sorge su un’antica stalla di pietra del 600 collocata su un bricco che domina la valle dello Stura e dell’Orba e la città di Ovada, con un bellissimo panorama di vigneti e di boschi che si affacciano sulla pianura e che, nei giorni più limpidi, scoprono l’arco delle Alpi.
Le contingenze storiche e la cattiva gestione del territorio hanno diminuito il numero e l’estensione dei vigneti che diviene sempre più selvaggia aumentando così il suo fascino e la sua biologicità.

Vigneti
PIÙ DI 4,5 ETTARI- Dolcetto, Shiraz, Pinot Nero e un nuovo vitigno, l’Albarossa, clone di Barbera e Nebbiolo

Vigna-entrata

I VIGNETI HANNO RIVOLTI AD EST,
SUD E SUD OVEST

Collocati a un’altezza di circa 400 metri sul livello del mare, sono circondati da prati fioriti e boschi di castagno, noccioli, mandorli e ciliegi, che contribuiscono al mantenimento delle caratteristiche bucoliche della zona, naturale e selvaggia.
I vitigni impiantati sono, Dolcetto, Shiraz, Pinot, Albarossa, Chardonney, Cortese e Moscato.La maggior parte del vigneto ha più di trent’anni, il nucleo originale, una piccola estensione, ne ha 80 e le nuove essenze hanno 10 anni. Tutto il terreno è oggi macchinabile, anche se con qualche difficoltà. La resa è tenuta volutamente bassa, non superiore ai 45/50 quintali per ettaro, questo per garantire il rispetto del terreno della pianta e la costanza qualitativa del vino.

La vendemmia viene eseguita ancora manualmente e l’uva raccolta in piccole cassette.
La collocazione dei vigneti consente la spremitura pressoché immediata dopo la vendemmia ed è effettuata nel corso della giornata.

Zona ed attività
DI TAGLIOLO MONFERRATO, DI OVADA – e sue origini romane e medioevali

La storia della zona di Tagliolo Monferrato, di Ovada, le sue origini romane e medioevali, la strada del sale, gli usi ed i costumi, le prime coltivazioni della vite che si suppone avvenga intorno al V –VI secolo a.C si trovano facilmente sui testi citati in calce. La zona è limitrofa alla Liguria di cui sfrutta “il marino” il vento dolce che mitiga il clima, che profuma di pini marittimi e che porta un sentore di sale appena mitigato dalla vicinanza con la pianura. Il terreno di collina è arido e da’ poca resa ma garantisce grandi profumi alle coltivazioni di ortaggi e viti. Essendo una civilta’puramente contadina questa è ricca di tradizioni e di ricordi con una povertà non marginale ma vissuta e documentata ancora dai sentieri ancora riconoscibili e percorsi ,dagli essiccatoi delle castagne sopra le poche case rimaste integre sulla Colma da dove i contadini della Colma, sovrastante la Cascina Brettarossa, portavano con i carri trainati da buoi a Rossiglione o Ovada per farne farina e qualche spicciolo. Ancora recentemente Angela, la figlia di Baciccia, famoso per sapere fare corbe e seggiolini ancora gelosamente custoditi in cascina nato a Ca d’Zani, racconta che andava a lavorare al Gnocchetto e si faceva tre ore ad andare e tre ore a tornare, con ogni tempo e ovviamente a piedi e solo a 16 anni. Premiata nella sua vita da un marito affettuoso elavoratore e una bellissima nidiata di bambini.
Lo JAT di Ovada potrà dare ogni utile informazione sulle attività della zona.
Mercati settimanali, mercatini dell’antiquariato molto frequentati, ristoranti di ogni livello con cucina tipica ammiccante al mare della vicina Liguria. Agriturismi e B&B di diversi livelli. Maneggi e passeggiate a Cavallo. La visita ai numerosi Castelli alcuni abitati e molti ben conservati. Ogni paesino sul suo cucuzzolo ne ha uno. Il più bello è quello di Tagliolo. Il bagno nel parco acquatico del Lavagello o al lago delle Lavagnine o in uno dei fiumi sovra citati che hanno acque immacolate.

Vigna-brettarossa